La mediazione nel codice civile

Il mediatore

Il mediatore è colui che mette in relazione due o più parti per la conclusione di un affare senza essere legato ad alcuna di esse da rapporti di collaborazione, dipendenza o rappresentanza (art. 1754 Codice Civile).

Il mediatore deve essere iscritto presso ogni Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura. per poter esercitare la propria attività e ciò anche in caso di esercizio occasionale, pena l’irrogazione di sanzioni amministrative e l’obbligo di restituire la provvigione (v. art. 2, 3, 8 legge 3 febbraio 1989, n. 39; art. 40, legge 12 dicembre 2002, n. 273; art. 1764 c.c.).

Il mediatore deve essere imparziale: anche se riceve un incarico da una delle parti, egli non si obbliga a promuovere, per suo conto, la conclusione del contratto. 

La provvigione

Il mediatore ha diritto alla provvigione da ciascuna delle parti,  se l’affare è concluso per effetto del suo intervento.
La misura della provvigione e la proporzione in cui questa deve gravare su ciascuna delle parti, in mancanza di patto, di tariffe professionali o di usi, sono determinate dal giudice secondo equità. (art. 1755 Codice Civile)

L’affare si identifica in ogni operazione economica di contenuto patrimoniale frutto dell’accordo di due o più parti, che si conclude con il sorgere di obbligazioni. L’affare si conclude anche con il contratto preliminare 

Le parti messe in contatto dal mediatore sono libere di concludere o meno l’affare. Se, però, lo concludono il mediatore ha diritto al compenso se il suo intervento è stato rilevante.  Non è quindi necessario che l’opera del mediatore incida sulla conclusione del contratto in sé, ma è sufficiente che si inserisca in tale processo causale, anche solo in un momento anteriore. 

La provvigione è determinata sul volume dell’affare concluso. Tuttavia, le parti possono accordarsi nel senso che essa sia dovuta anche se non si è giunti alla stipula.

La provvigione grava su entrambe le parti.

Hanno diritto alla provvigione soltanto coloro che sono iscritti nei ruoli.

La misura delle provvigioni e la proporzione in cui questa deve gravare su ciascuna delle parti (in mancanza di patto, sono determinate dalle giunte camerali, sentito il parere della commissione provinciale di cui all’art. 7 e tenendo conto degli usi locali”. art. 6 della L. 3 febbraio 1989, n. 39: “

Il rimborso spese

Salvo patti o usi contrari, il mediatore ha diritto al rimborso delle spese nei confronti della persona per incarico della quale sono state eseguite anche se l’affare non è stato concluso. (art. 1756 Codice Civile)

Contratti condizionali o invalidi

Se il contratto è sottoposto a condizione sospensiva, il diritto alla provvigione sorge nel momento in cui si verifica la condizione.
Se il contratto è sottoposto a condizione risolutiva, il diritto alla provvigione non viene meno col verificarsi della condizione.
La disposizione del comma precedente si applica anche quando il contratto è annullabile o rescindibile , se il mediatore non conosceva la causa d’invalidità. (art. 1756 Codice Civile)

Pluralità di mediatori

Se l’affare è concluso per l’intervento di più mediatori, ciascuno di essi ha diritto a una quota della provvigione.(art. 1758 Codice Civile)

L’ipotesi considerata dalla norma è quella in cui tutti i mediatori intervangono per mettere in contatto e che tutti i mediatori abbiano contribuito alla conclusione dell’affare.

Se, invece, un solo mediatore ha un rapporto diretto con le parti e questo mediatore, successivamente, incarica altri mediatori, si configura un rapporto interno tra i mediatori (c.d. mediazione indiretta), che non dà loro diritto al compenso da parte degli stipulanti.

Le responsbilità del mediatore

Il mediatore deve comunicare alle parti le circostanze a lui note, relative alla valutazione e alla sicurezza dell’affare, che possono influire sulla conclusione di esso.
Il mediatore risponde dell’autenticità della sottoscrizione delle scritture e dell’ultima girata dei titoli trasmessi per il suo tramite.(art. 1759 Codice Civile)

Obblighi del mediatore professionale

Il mediatore professionale in affari su merci o su titoli deve:
conservare i campioni delle merci vendute sopra campione [1522], finché sussista la possibilità di controversia sull’identità della merce;
rilasciare al compratore una lista firmata dei titoli negoziati, con l’indicazione della serie e del numero;
annotare su apposito libro [2214] gli estremi essenziali del contratto che si stipula col suo intervento, e rilasciare alle parti copia da lui sottoscritta di ogni annotazione.(art. 1760 Codice Civile)

La rappresentanza del mediatore

Il mediatore può essere incaricato da una delle parti di rappresentarla negli atti relativi all’esecuzione del contratto concluso con il suo intervento.
(art. 1761 Codice Civile)

Contraente non nominato

Il mediatore che non manifesta a un contraente il nome dell’altro risponde dell’esecuzione del contratto e, quando lo ha eseguito, subentra nei diritti verso il contraente non nominato .
Se dopo la conclusione del contratto il contraente non nominato si manifesta all’altra parte o è nominato dal mediatore, ciascuno dei contraenti può agire direttamente contro l’altro, ferma restando la responsabilità del mediatore.
(art. 1762 Codice Civile)

La fideiussione del mediatore

Il mediatore può prestare fideiussione  per una delle parti.
(art. 1763 Codice Civile)

Sanzioni

Il mediatore che non adempie gli obblighi imposti dall’articolo 1760 è punito con la sanzione amministrativa da euro 5 a euro 516.
Nei casi più gravi può essere aggiunta la sospensione dalla professione fino a sei mesi.
Alle stesse pene è soggetto il mediatore che presta la sua attività nell’interesse di persona notoriamente insolvente o della quale conosce lo stato d’incapacità.
(art. 1764 Codice Civile)

Leggi speciali

Sono salve le disposizioni delle leggi speciali
(art. 1765 Codice Civile)

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